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Il crimine si «adatta» alla crisi: più furti nelle case e più scippi di smartphone.

NAPOLI – Il crimine cambia pelle e si adatta alla crisi economica. Così ci sono più furti negli appartamenti e meno nelle banche, e soprattutto più scippi di smartphone, il prezioso apparecchio che consente di essere subito piazzato presso i ricettatori.
Calo delle rapine postali e in banca, negli esercizi commerciali, dei furti, mentre aumentano i furti degli smartphone. Sono i dati di un’anno di attività della Polizia a Napoli, diffusi in occasione del 162esimo anno della fondazione della Polizia. Da maggio 2013 ad aprile 2014, si è registrato un omicidio in più: 58 a fronte dei 57 dello scorso anno.

Sono calati del 20% circa il numero dei tentati omicidi tentati, scesi da 116 a 92. Il numero totale delle rapine a Napoli e provincia è sceso da 8.111 a 7.902, con una diminuzione del 2,58%. Sono calate le rapine in banca (38,64%), negli uffici postali (-29,03%) e presso gli esercizi commerciali (-21,85%), mentre sono aumentate, seppure in maniera minore, le rapine in abitazioni, passate da 180 a 192 (+6,67%).

CALANO LE ESTORSIONI – Sostanzialmente stabili le rapine in strada (+ 1,3%). I dati mostrano una diminuzione dei furti con strappo (-10,66%), dei furti in abitazione (-8,85%), dei furti di ciclomotore (- 13,05%) e dei furti di auto (-3,93%). In aumento, invece, i furti con destrezza (+24,83%), dovuti essenzialmente al fenomeno dei furti di smartphone. Le estorsioni passano da 573 a 508, con una diminuzione dell’11,34%, mentre le truffe e frodi informatiche calano del 7,16%. Anche i reati connessi allo spaccio e al traffico di stupefacenti registrano un sensibile calo, pari al 15,76%, così come pure diminuiscono i reati di contraffazione (-13,05%) e le violenze sessuali (-9.68%). Nel corso della cerimonia, sono stati conferiti anche i riconoscimenti al personale della Polizia che si è distinto nel corso delle operazioni e sono state assegnate di 52 promozioni per merito straordinario. Inoltre sono stati conferiti 44 encomi solenni, 53 encomi e 140 lodi.

IL QUESTORE: I CAMORRISTI? DEI PARASSITI – «Mi rifiuto di credere che quattro parassiti di camorristi possano avere la meglio su una popolazione come questa», ha detto Guido Marino, questore di Napoli. «Sarei un idiota a negare i problemi – ha affermato – ma la più stupida e classica delle affermazioni secondo cui “siamo a Napoli, siamo in Italia e non c’è niente da fare” le lascio a qualcun altro». «Napoli – ha sottolineato – è una città straordinaria e unica perché lo sono i poliziotti che vi lavorano e i suoi abitanti. Piaccia o non piaccia e così a chi continua a guardare solo quello che non va, ignorando dolosamente quello che, invece, va». «Parlano i fatti – ha aggiunto – dico che Napoli è un’esperienza unica e questo non significa che mi metto a polemizzare con chi dice che va tutto male, dicendo stupidamente che va tutto bene, ma ignorare quello che va bene non rende un servizio ai napoletani e si manca di rispetto a chi dà il suo dovere». «Al cittadino – ha concluso – nessuno chiede di fare l’eroe ma di essere consapevole dei suoi diritti e doveri».

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