Furti in casa: è un’escalation Truffe, scippi e rapine in calo

In Italia i reati crescono, a Brescia, seppur di poco, diminuiscono: questa è la buona notizia. Analizzando la fotografia scattata da Il Sole 24ore , emerge però che i furti in appartamento non calano. Anzi, l’anno scorso sono aumentati del 6,2% rispetto al precedente, contribuendo quindi ad amplificare la sensazione di insicurezza percepita dai cittadini che si somma a quella reale. Una difficoltà in più per chi l’ordine pubblico lo deve tutelare, e che secondo il questore non si risolve chiedendo al ministero degli Interni un incremento di risorse e di agenti. (QUI TUTTI I DATI)
«La questione non è tanto il numero di uomini a disposizione ma le strategie che si mettono in campo», rileva Carmine Esposito. Per il questore i furti nelle abitazioni sono commessi per mano di «bande organizzate, soprattutto di etnia straniera», gruppi «che si possono sconfiggere – assicura Esposito – grazie a un’adeguata azione investigativa». È questa la strategia che il capo della questura sta mettendo in campo in via Botticelli, avvalendosi anche della collaborazione con le altre forze dell’ordine «che funziona da tempo ed è un caposaldo per il controllo del territorio». Brescia è la quinta provincia più popolosa d’Italia, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino. E se è irreale pensare che gli agenti possano presidiare un’area così vasta, è invece sempre più concreto il progetto di avviare nei prossimi mesi una campagna di sensibilizzazione. Un lavoro preventivo che secondo i vertici della polizia di Stato potrebbe aiutare a far diminuire alcuni reati. «I furti in casa sono leggermente in crescita rispetto al 2012, ma il dato di Brescia – osserva il questore – è quello più in linea con la media nazionale».

In Italia si registrano 414 furti ogni 100mila abitanti (+5,9%): nella nostra provincia i ladri che sono entrati nelle case per rubare (526 furti ogni 100mila abitanti) sono aumentati, appunto, di circa il 6%. Un incremento reale, «ma da questo dato – sostiene il questore – non si può certo dire che Brescia sia una città insicura». L’invito di Esposito non è solo quello di contestualizzare i dati dei reati commessi, ma anche di considerare il numero degli arresti effettuati, misure restrittive che «dimostrano l’efficacia dell’azione di contrasto». In generale, infatti, Brescia assiste a un generale abbassamento di tutti i reati (-0,5%). Quelli che scendono in maniera più significativa sono le frodi e le truffe (-22,3%), tanto che la Leonessa è 81esima nella classifica nazionale, in linea con Pavia e Lodi. Un successo se si considera che Brescia (1,23 milioni di abitanti) ha registrato il 30% in meno di frodi e truffe rispetto a tante città del Nord Ovest di dimensioni più contenute (Novara, Asti, La Spezia). Meno incisivo invece il risultato ottenuto nella lotta a borseggi e rapine.

Ladri scatenati ​a Porta Maggiore Presi di mira bar e appartamenti

Nel quartiere Luciani di Ascoli il livello di guardia per furti in appartamenti e negozi ha raggiunto l’apice.
Non c’è giornata in cui non si verifichi un colpo. La scorsa settimana è stato preso di mira l’esercizio commerciale di pasta all’uovo “La madia”. Hanno tentato di sfondare il vetro della vetrina che fortunatamente ha resistito per cui i malviventi hanno dovuto desistere e hanno solo danneggiato la vetrata.

La notte scorsa hanno ripetuto la stessa azione a danno del bar “Sorridendo” il cui locale è attaccato a quello della “Madia”. Con una grossa pietra i ladri hanno sfondato il vetro dell’ingresso principale e sono entrati in azione.

E’ scattato l’allarme per cui il tempo a disposizione dei malviventi era limitato a poco più di dieci secondi dall’arrivo della vigilanza notturna. Tempo sufficiente per portar via la macchinetta cambia soldi, i soldi spicci che erano stati lasciati nelle casse della ricevitoria e del bar, e dodici stecche di sigarette che si trovavano in uno scaffale nel retro bottega.

Una volta compiuta la razzia i ladri sono saliti su un’auto in via Napoli e si sono dileguati in direzione Roma. A distanza di qualche ora i carabinieri hanno rinvenuto vicino all’albero del Piccioni la macchinetta cambia soldi scassinata.

Asti incoronata regina dei ‘topi di appartamento’

Aumentano i reati denunciati ed il Piemonte, purtroppo, è in prima fila.

Il Ministero dell’Interno ha fornito i dati relativi al 2013 e, pubblicati sul Sole 24 ore, quei numeri sorprendono per alcuni aspetti. Le denunce in tutta Italia lo scorso anno sono state 2,9 milioni, in aumento del 2,6%, con un incremento notevole di rapine (+6,3%), truffe informatiche (+12%), estorsioni (+20,4%), furti in casa (+6%), borseggi (+12%).

Contro ogni pronostico, la città meno sicura per quanto riguarda i topi d’appartamento è Asti, che nel 2013 ha collezionato un poco invidiabile primato del 44% in più di furti nelle abitazioni, quasi mille ogni 100mila abitanti, in netto vantaggio sui circa 700 di Pavia e Torino.

Piemonte rappresentato nelle statistiche del Viminale anche dal capoluogo: Torino è la quarta peggior città italiana per numero di delitti rapportati agli abitanti, 6.996 reati su 100mila cittadini, quasi 170mila in totale. Nelle altre categorie, Milano, Rimini e Bologna primeggiano, mentre a Napoli resta il record delle rapine, con qusi il quadruplo della media nazionale. Le città più sicure, invece, sono Benevento, Matera e Oristano.